Dimmi la verità

Quest’anno sono già morti 1.366.760 esseri umani per una delle tante cause di morte.

Spaventoso, vero? Il 2022 è iniziato da appena 12 dieci giorni. La cosa spaventosa è che il numero che leggete aumenta ogni secondo, senza sosta. Potete controllare voi stessi.

 Sapete quante persone sono morte durante la Seconda Guerra Mondiale? Wikipedia dice tra 60 e 68 milioni. In circa 2193 giorni.

In 12 giorni sono morti circa 1.366.760 esseri umani per una sola causa, quindi senza contare tutti gli altri.

La causa di questo numero spaventoso di morti è l’aborto o detto anche “interruzione volontaria di gravidanza”. Inutile dire che sono arrabbiata nera.

Oggi ho guardato il film Un-Planned e penso che tutti debbano vederlo almeno una volta, per farsi un’idea della situazione. È una storia vera che semplicemente mostra l’evidenza, la realtà. In America l’aborto è dei privati (es. Planned Parenthood) e quindi corrisponde ad una industria della morte vera e propria, come – o peggio – rispetto a ciò che si vede nel film.

Per approfondire il discorso e avere nuovi spunti di riflessione ho interpellato mia sorella Rosa, già ospite del Blog in altre occasioni. Con lei, spesso discutiamo sull’aborto e il nostro desiderio è che possano morire sempre meno esseri umani per questa causa. Non per un puntiglio, non perché ci piacciono le “battaglie”, ma perché davvero abbiamo a cuore tutte le vittime che miete la fabbrica della morte.

Nel nostro piccolo, vogliamo informare, vogliamo smuovere le coscienze, vogliamo dire la verità in una società che crede di aver già capito tutto.

Parlando con chi sostiene che l’aborto sia giusto, viene sollevata spesso la questione degli aborti clandestini, dove anche la salute della madre è molto a rischio. Questa questione sembra “salvare” la causa dell’aborto, ma è solo una chiara illusione.

Un aborto non è mai sicuro. Il bambino muore e la madre viene danneggiata gravemente dal punto di vista psicologico e spesso anche fisico. Le conseguenze fisiche a breve termine possono comprendere emorragie, infezioni, perforazioni dell’utero ed altre complicanze legate alla procedura abortiva.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confessato che ogni anno circa 150 donne in Europa, e nel resto del mondo addirittura decine di migliaia, muoiono a causa dell’aborto. L’aborto in pillole (RU486), poi, moltiplica per dieci volte il rischio di morte per aborto e nel 2014 due giovani donne sono morte anche in Italia.

Inoltre, c’è da sapere che i numeri furono falsati dalla propaganda abortista, per giustificare la legge proposta. Nel 1972 si disse che l’aborto clandestino provocò la morte di 25.000 donne, ma dall’Annuario Statistico sappiamo che morirono in generale 15.116 donne in età fertile.

Nonostante ciò, l’uccisione deliberata e intenzionale di un essere umano non potrebbe mai essere legale a meno che non si violi la costituzione, come è successo per l’aborto.

Art. 32: La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

La legge non dovrebbe essere il nostro metro di giudizio, poiché la storia ci insegna che molte leggi ingiuste furono varate dallo stato (schiavitù, pena di morte…).

Il diritto alla vita è appunto, un diritto, non serve l’autorizzazione di nessuno.

I numeri dell’aborto sono spaventosamente alti e dovrebbero interpellarci. Dovrebbe interpellarci il dolore, la sofferenza inimmaginabile delle madri e dei padri. Dovrebbero interpellarci milioni di corpicini indifesi che ogni giorno vengono buttati nella spazzatura. Dovrebbero interpellarci e dare un senso alle nostre scelte, sempre più incuranti delle conseguenze. 

Rosa hai avuto sempre le idee molto chiare riguardo l’aborto, ma dopo l’exchange year negli USA, qualcosa è cambiato. Hai scritto un libro di Vitastrocche, ovvero filastrocche di Vita, per raccontare la vita con serietà rimbalzante, per difenderla. Perché? Cosa hai visto?

Il mio anno all’estero a sedici anni mi ha sicuramente chiamato all’azione. Ebbi il dono di poter frequentare persone molto attive nell’ambito della vita nascente e di vedere tanti ragazzi partecipare con entusiasmo alle manifestazioni per la vita.

La verità risplende, la scienza è chiara al riguardo: è un essere umano.

Mi chiesi: ed io? Da che parte della storia voglio stare? Voglio fare ciò che è giusto o ciò che è comodo? La causa della vita mi sta cesellando piano piano, mi sta rendendo una persona libera, perché la giustizia rende liberi, rende liberi dallo sguardo degli altri.

Vidi il film “unplanned” a scuola in America e nella pausa andai in bagno a vomitare. Invito tutti a cercare immagini di bambini abortiti e lasciarsi spezzare il cuore.

Non mi è mai piaciuto il tono moralista di molti “prolife” in Italia, non appartiene alla serietà, all’amorevolezza e alla forza che ho visto in America. Io non combatto contro nessuno, voglio essere dalla parte dei deboli, e i deboli sono gli esseri umani minacciati nel grembo materno e le loro mamme (e i loro papà) intossicate da un cocktail di menzogne e dolore.

Non è da pazzi dire che ogni essere umano ha diritto alla vita. Non bisogna temere.

La biologia ci dice chiaramente che un embrione è un essere umano. Come mai la scienza viene eletta la detentrice della verità per tutto, tranne che per questo?

Bella domanda!! Me lo chiedo anche io. Mi chiedo come mai in un’era tecnologica e aperta come la nostra, alla maggior parte dei ragazzi non venga il dubbio di andare a controllare se un embrione sia davvero un grumetto insignificante di cellule.

Penso che l’obiettivo del mondo non sia mai stato “seguire la scienza”, ma seguire il profitto. L’aborto fa fare un sacco di soldi alle lobby, come anche l’industria del porno, per fare un altro esempio.

Se una povera donna rimane incinta la soluzione proposta è sempre abortire. La nostra società è violenta, per questo poi si ricopre di buonismo. Dire alle donne che per essere donne di successo non possono essere madri è profondamente discriminatorio. E trattare i bambini come cose da usare per soddisfare i propri desideri è orribile.

Bisogna chiedersi: chi ci guadagna? Questa è la prospettiva in cui porsi.

Il diktat del pensiero unico sta rovinando molte persone che, soprattutto sui social network, sposano le informazioni che ricevono senza un pensiero critico e attento. Come si può fare per irrompere in tutto ciò?

Non ne ho idea. Magari ci fosse la ricetta. Come direbbe qualcuno: “la verità soffre, ma non muore mai”. Io ci credo.

Penso che serva tanta pazienza e tanta fermezza. La realtà dell’aborto non ha bisogno di essere convincente, lo è già di suo.

Credo che si debba uscire dalla logica pro o contro, è una logica pericolosissima.

Voglio che sia chiaro: a nessuno importa della tua opinione. Non ci sono due opinioni che combattono tra di loro. C’è la realtà e c’è chi la nega. Uccidere un essere umano è sbagliato. Punto.

Come si cambia la storia? Vivere di ciò che si crede, esserci. Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce, si dice.

Si irrompe con la bellezza, col coraggio.

Quindi se ti chiedessi: sei pro o contro l’aborto?

Ho già risposto poco fa, ma aggiungo qualcosa.

Se ti chiedessero: sei pro o contro che la terra giri intorno al sole, cosa risponderesti? E se dicessi che non è vero, cambierebbe la realtà delle cose?

Non è la tua opinione a cambiare la realtà: un aborto uccide un essere umano.

Spesso sento anche una frase cosiddetta pro-choice: “non farlo tu, ma lascia libera me”. Non è un’argomentazione consistente.

Se lo dicesse un pedofilo in tribunale? “Non farlo tu, ma io faccio quello che voglio”.

Non hai diritto di scelta sulla vita e la morte di un altro corpo.

“Corpo mia, scelta mia” … magari fosse vero! Se davvero si seguisse la logica del famoso slogan, l’aborto sarebbe impensabile.

È un cane che si morde la coda.

La Chiesa è sempre più accusata di essere contraria all’aborto, infatti lo è, ma è una questione di fede o una questione di umanità? L’aborto c’entra col cattolicesimo?

No.

Cito Elio Sgreccia, che ne sa più di me:

“La Chiesa Cattolica stessa ha condannato nei secoli ogni posizione fideista che togliesse alla ragione e all’intelligenza il loro peso ed il loro valore”

“È contrario alla tradizione della Chiesa negare il valore della ragione e la legittimità dell’etica razionale, detta anche naturale”.

“Ci sono discussioni che si possono e si debbono fare, ma non scardinano il principio secondo cui nessuno ha il diritto di sopprimere la vita propria o altrui, dal momento che noi non siamo padroni della vita. E questo non riguarda solo noi credenti, ma tutti gli uomini.”

Leggendo molti articoli “pro-aborto”, l’aborto è considerato una conquista. Lo è davvero?

No. Sono una donna e so che non lo è.

Disumanizzare milioni di essere umani non è una conquista per nessuno.

Io non ho diritto di mettere a morte nessuno, per nessuna ragione. Se hai un rapporto sessuale con qualcuno, sei responsabile delle tue azioni. Le scelte sono libere, le conseguenze inevitabili. E a volte, purtroppo, bisogna fare i conti anche con le scelte sbagliate di altri, come nello stupro.

Tante femmine sono state abortite per i “diritti delle donne”. Ma di quali donne si parla?

La legge 194 per l’aborto è una legge profondamente ingiusta, ma se venisse attuata alla lettera, tanti aborti verrebbero evitati?

La legge 194 afferma che i consultori familiari devono contribuire “a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza.”.

Nella realtà non accade e, peggio, i centri per la vita sono spesso boicottati e intralciati.

Ho preso questo stralcio dal Cav di Varese: “Si scopre così che i costi dei 90-100 mila aborti eseguiti ogni anno ammontano a circa 100 milioni di euro ovvero lo 0,1% della spesa sanitaria complessiva, a cui vanno aggiunte anche le visite mediche e gli esami diagnostici pre-intervento.

Inoltre c’è tutta una organizzazione, e quindi risorse, che gravitano intorno alla pratica abortiva: pensiamo, per fare un esempio, al personale medico non obiettore di coscienza che si dedica per molto tempo a questi interventi e il cui stipendio è pagato dal Servizio Sanitario Nazionale.”

Se questi 100 milioni di euro fossero dati alle mamme con difficolta economica?

Credo che il risultato sarebbe diverso.

Quanto vale una vita umana? Quanto? Mille, duemila, tremila euro?

Come aveva ribadito anche Rosa, non vogliamo combattere nessuno. Non vogliamo giudicare nessuna persona.

Proprio perché sappiamo quanta sofferenza ci sia, vogliamo dire la verità con rispetto. Siamo dalla parte degli indifesi.

Essere vivente!
Essere presente!
La vita in te balla
E non puoi farci niente


Danza il tuo sangue
Canta il tuo cuore
La vita in te corre
E ti dona colore


Potenza maestosa,
Lei canta ed incanta
Bellissima vita
Antichissima danza


Sacro mistero
Preziosa abbondanza
Tra umani e la vita
Si è stretta alleanza


Proteggere l’uomo
È la vera sfida
Per tutti gli umani

Diritto alla vita.

Ballata dei viventi da Vitastrocche

Altre risorse per documentarsi qui e qui

Altri articoli dello stesso argomento qui

Citazione della poesia Ballata dei Viventi da Vitastrocche

Pubblicato da ilblogdiunrabarbaro

Anna, 23 anni, amore per la vita e per Chi l'ha creata, passione instancabile per la musica. Meravigliata come stile di vita e curiosa di scoprire nuove cose, mi appassiono della vita e della bellezza, sono un'aspirante santa. Con il corno sulle spalle cammino per le strade del mondo...

Una risposta a “Dimmi la verità”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.