Te Deum und Guten Rutsch!

Il 31 dicembre è sempre un giorno emozionante. La fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo ci appaiono come qualcosa di magico, quasi ai limiti del reale. Ecco perché mi piace tanto l’augurio che fanno i tedeschi: Guten Rutsch ins neue Jahr!
Guten Rutsch sta a significare “buono scivolamento”. Immagino tutto il mondo su uno scivolo gonfiabile gigante, pronto a scivolare giù nel 2022. Molto divertente.

Se penso alla situazione di oggi, con le quarantene, persone malate, incertezza per il futuro, tane cose che non vanno bene…non mi viene proprio naturale ringraziarti Dio, ma lo voglio fare, perché io fino ad ora ho visto il tuo volto di tenero Padre che non ci lascia soli.

Non ci lasci soli attraverso le persone che ci metti accanto, attraverso tutte le telefonate per farci forza a vicenda, ogni preghiera silenziosa per affidarci a Maria.

Mi piaceva molto la definizione di Gioia che hanno raccontato Mimmo e Cinzia Armiento in una diretta su Youtube. La Gioia è come l’acqua potabile. Essa non è pura, ha dei residui.
Questo per dire che noi la vita, la vita bella, spesso ce la immaginiamo come se fosse acqua distillata, che invece fa male, senza residui: senza fatica, senza preoccupazioni, dolori, senza niente.

Accettiamo, invece, in questo 31 dicembre che ci sono dei residui (per alcuni molto grossi) nella nostra acqua, ma non stacchiamo gli occhi dall’acqua. Aggrappiamoci alla Gioia rocciosa che quest’anno abbiamo conosciuto.
Se dovessi scegliere il momento più bello del 2021, penso a tutte le volte che ho sorriso insieme a qualcuno. Quanto è piccola e fragile la Gioia che dobbiamo custodire!

Non è vero che è tutto da buttare. Come dice don Fabio Rosini: non buttiamo via niente, non sappiamo a che serve quella cosa nella nostra vita.

Te Deum Laudamus perché ho visto la tua mano potente che opera nella mia vita. Io ho visto e voglio vedere ancora.
Io ho visto negli insuccessi e nelle situazioni più dure le occasioni di crescita, per ripuntare in alto, per ricalcolare meglio. Ho visto tempi bui, in cui c’era bisogno solo di fidarsi.

Ho visto la tua tenerezza di Padre, ho visto la tua attenzione. In ogni giornata ricca di avventure, di meraviglia, di liberazione.

Te Deum laudamus perché mi hai fatto fare Pasqua: non so più quante volte mi hai tolto le catene da schiava facendomi figlia.

Ti lodo perché mi ami e sei il mio Signore e con questo dai già senso a tutto.

Ti lodo perché hai intrecciato la trama della mia vita con creatività e bellezza, a volte anche con mistero. Io ti lodo anche se non ci capisco niente, anche se faccio fatica, anche se… perché fino ad ora tante cose non sono andate per il verso che volevo, ma tu hai realizzato tutte le tue promesse. E io l’ho visto.

Ti lodo Dio, perché mi stai facendo vivere avventure pazzesche, mi stai facendo sondare nuovi territori. Ti lodo perché mi hai fatto regali, a volte piccini ma tanto preziosi.
Ti lodo perché con la musica mi fai mille doni, mi fai arrivare dove non sarei arrivata, mi fai conoscere persone che aspettavo di conoscere da sempre.

Quest’anno l’ho passato mezzo a Francoforte, un po’ a san Bartolomeo con la mia famiglia e un po’ tra Cuneo e Torino. Quanta Grazia inaspettata in questi dodici mesi, in tutti gli incontri, in tutto. Troppa Grazia. Un regalo enorme per me.

Ti lodo Dio, perché mi dai responsabilità. Mi hai affidato dei doni e mi tocca coltivarli, mi tocca lavorare sodo perché portino frutto. Ti lodo perché se lo fai è perché credi che io possa farcela, perché tu credi nella mia felicità.
Ti lodo perché la tua Parola mi fa vivere, la tua promessa mi fa vivere.

Ti lodo per tutta l’amicizia e l’amore fraterno, per il tuo network che si espande meglio del lievito nella farina, per i fratelli che mi doni, per i compagni di strada che mi metti affianco.

Non mi viene sempre da ringraziarti Dio, certe volte proprio non mi va di prendermi quello che c’è. Ma io ti lodo perché quando succede così, tu mi fai vedere una scintilla di bene in quelle cose. E poi le scelgo come se di meglio non ci fosse.

Te Deum Laudamus perché questa strada dove cammino mi sembra lunga, ma quant’è bella!

Sono così curiosa di vivere il nuovo anno, perché voglio sapere come continua la storia che insieme stiamo scrivendo. Non c’è più tempo da perdere. Mettiamoci a lavoro.

Guten Rutsch ins neue Jahr!

Pubblicato da ilblogdiunrabarbaro

Anna, 23 anni, amore per la vita e per Chi l'ha creata, passione instancabile per la musica. Meravigliata come stile di vita e curiosa di scoprire nuove cose, mi appassiono della vita e della bellezza, sono un'aspirante santa. Con il corno sulle spalle cammino per le strade del mondo...