Pensieri e parole: nuove sfide per un futuro (si spera) migliore.

Con l’avvento di internet, smartphone e sms è inevitabile un ridimensionamento della scrittura, divenuta più approssimativa e frenetica.

Non è, naturalmente, per ognuno la stessa cosa, ma questa è la direzione la quale i più stanno percorrendo.

Il professor Federico Roncoroni, editor, italianista, autore di una delle più famose grammatiche della lingua italiana e curatore dell’archivio di Piero Chiara, a tal proposito, in un’intervista rilasciata a Matteo Sacchi (il Giornale.it, 25/08/2010), si è espresso in maniera chiara affermando: “moltissimi italiani, soprattutto tra i giovani, hanno un vocabolario che stimo compreso tra le ottocento e le milleduecento parole, niente di più di quello che padroneggia un extracomunitario che appena arrivato in un paese straniero si arrabatti per sopravvivere, comunicando il minimo indispensabile”.

La situazione, dunque, si fa critica e decisamente triste, insieme alla testimonianza di Tullio De Mauro, oggi uno studente, in media, conosce circa 300 parole. Meno parole equivalgono a meno capacità di pensiero, essendo esso costituito delle parole stesse. Quali conseguenze drammatiche porterà tutto ciò?

Non sono una ragazza pessimista e catastrofica, ma credo sia necessario un intervento per ridurre il rischio di ritrovarsi in una società non pensante (escluse le dovute eccezioni, per fortuna).

Dalle riflessioni compiute fin ora, è evidente che le parole valgano più di quanto si pensi, ma non tanto perchè conoscere il significato di “mondezza”* migliori l’individuo, ma perchè tale conoscenza amplia la conoscenza in modo graduale, creando nuove possibilità di pensiero. Appunto.

Se bisogna partire da una conoscenza maggiore delle parole, dunque, voglio lanciare la sfida ad ognuno di voi di aprire il vocabolario ogni mattina e imparare una nuova parola, la prima che balza agli occhi, così annotare il lemma su un’agenda. Potrebbe sembrare un gioco, o forse lo è, ma se può risultare un beneficio, io penso sia il caso di spendere mezzo minuto per rispolverare il nostro vocabolario e scoprire una nuova parola, che è un nuovo mondo.

 

Secondo me funziona, anche se è solo un piccolo gradino di una operazione molto ampia e complessa. Non basta conoscere molte parole, ma certamente è il primo passo.

Voi, cosa ne pensate?

 

 

 

 

 

* [mon-déz-za] raro mondiziaant. mundizia         s.f.
lett. Nettezza d’animo, purezza: m. di cuore, di pensieri  (http://dizionari.repubblica.it)

Pubblicato da ilblogdiunrabarbaro

Anna, 23 anni, amore per la vita e per Chi l'ha creata, passione instancabile per la musica. Meravigliata come stile di vita e curiosa di scoprire nuove cose, mi appassiono della vita e della bellezza, sono un'aspirante santa. Con il corno sulle spalle cammino per le strade del mondo...

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