Musica ovunque

È meraviglioso pensare che nella nostra vita siamo circondati da suono! Ogni cosa si trasforma in musica, come unione di creato e Creatore, portatrice di un messaggio.

Se ci pensiamo, subito ci accorgiamo di essere avvolti da suoni: il  cuore che batte, il fiume che scorre, una cicala che frinisce, uno strumento musicale, un corno in orchestra, un organo in una chiesa …

La nostra vita è piena di suoni e di musica, che ne è l’arte. Ecco perché la musica è istintiva, naturale. Anche chi è sordo percepisce i suoni: non è solo una questione di orecchio…

L’altro giorno ero con amici e parlavamo di quanta bellezza possa comunicare la musica e di quanto essa sia intrinsecamente linguaggio senza “parole”. In effetti, la musica è dotata di una fisicità intrinseca di trasmissione: le vibrazioni si trasmettono e mettono in risonanza la materia che è intorno. È un processo in partenza fisico, poi diventa intellettuale e poi torna ad essere fisico…come la forza di un sentimento che diventa tangibile e contagia. Come se l’amore (ad esempio) potessimo toccarlo.

Anche le composizioni letterarie hanno questo potere se lette ad alta voce, perché la vibrazione della parola investe l’ascoltatore. A tal proposito, mi vengono in mente i versi declamati della Divina Commedia.

Talvolta mi capita di fermarmi a pensare ai compositori di musica classica e di come siano riusciti a rendere fisico il sublime che vedevano. Li immagino nel loro processo creativo e divento tanto curiosa di sapere da quali pensieri ed emozioni fossero guidati in quel momento.

Vorrei tanto sapere cosa esattamente volessero esprimere e dirci. Allo stesso tempo, però, sono felice di non saperlo, in modo, così, da poter godere dei loro lavori senza dover rimanere in “confini ristretti” e poter ascoltare liberamente, invece, ciò che il mio cuore percepisce.

Per fare un paragone, è come se la musica classica fosse un carboidrato da sintetizzare in zuccheri al momento dell’ascolto per trasformarli in nuove energie. E pensavo che fosse bello questo concetto di musica-carboidrato perché, in sé, ci dice che la musica è la materia grigia utile alla nostra anima. Pensavo a come si contrapponga in maniera chiara a quello delle musiche-zuccheri-raffinati di gran parte della musica contemporanea (poesie in musica a parte), che non permettono ai loro ascoltatori di sintetizzare da sé quella materia. Probabilmente esse sono figlie di una mentalità fast food, rimanendo nel paragone con il cibo.

La musica-carboidrato ha il potere di non essere semplicemente una trasmissione di informazioni legate a determinati sentimenti, ma riesce a trasmettere le informazioni permettendo all’ascoltatore di ri-creare un proprio sentimento e di riscriverne il significato a partire dalla propria vita. Tale ri-creazione non si riesce a fare con una musica a zuccheri raffinati, perché essa intende trasmettere precise emozioni e non si presta ad una personale rielaborazione.

Penso che la musica sia – e debba essere – una continua sorgente di cose, feconda, vitale e travolgente.

Pubblicato da ilblogdiunrabarbaro

Anna, 23 anni, amore per la vita e per Chi l'ha creata, passione instancabile per la musica. Meravigliata come stile di vita e curiosa di scoprire nuove cose, mi appassiono della vita e della bellezza, sono un'aspirante santa. Con il corno sulle spalle cammino per le strade del mondo...

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