Fragilità trasfigurante

Come il significato di fragilità è cambiato nel tempo

La legge del più forte, parafrasando quelle che sono le teorie darwiniane sulla selezione naturale, ha fortemente mutato la società, contribuendo a individuare nella fragilità umana un elemento sfavorevole per una vita felice. A seguito della forte crisi sociale degli ultimi anni, che ha visto disturbi psichici e malattie quali l’anoressia e la bulimia diffondersi crescere, l’uomo è tornato da elogiare la fragilità. È infatti molto frequente, soprattutto sui social network, imbattersi in aforismi che incoraggiano la debolezza, capace di trasformarsi in un vero punto di forza.

Sta avvenendo un proprio ribaltamento, un cambio di polarità in merito alla legge del più forte.

L’arte del riparare

In Giappone esiste l’arte del riparare o Kintsugi: gli oggetti rotti vengono riparati con l’oro o l’argento. Lo scopo è di rendere la “ferita” una “feritoia”, attraverso la quale può nascere una forma più alta di perfezione estetica. Per i giapponesi, infatti, ogni cosa brutta può originare bellezza e ogni cicatrice va mostrata con orgoglio.

È questa la nuova filosofia che ha conquistato la società occidentale, e che attraverso l’arte del riparare ha mostrato quanto sia bella la fragilità.

Essere comunità

La comunità si dice tale quando c’è uno scambio fruttuoso di doni immateriali. Ogni persona deve poter contribuire alla crescita di tutti, attraverso le proprie abilità e i propri talenti. Anche i più deboli, perciò, a modo loro, mettono in moto la comunità e la fortificano. Ad esempio, in una città in cui ci sono dei ragazzi disabili, c’è bisogno di promuovere attività adatte a loro. Tali misure migliorano la comunità, perché generano un circolo vizioso in cui la felicità e la serenità delle famiglie coinvolte in prima persona, influenzano positivamente anche le altre persone. L’esempio può essere riprodotto in numerosi ambiti, ma il risultato sarà sempre la serenità di cui parla Andreoli in “L’uomo di vetro”, la quale è una “condizione continua su cui si possono inserire […] momenti avere momenti di ebbrezza”. *

Esistere è coesistere

L’uomo è fragile per natura, perché è limitato dalla morte, dalla malattia. Nonostante quella che sembra una condanna, però, è possibile riscoprire il valore della vita, soprattutto della vita spesa per e con gli altri. L’emblema di tale riscoperta è per me una giovane donna morta a circa 28 anni a causa di un carcinoma alla lingua. Chiara Corbella, la suddetta donna, ha saputo dare forza alla sua condizione, trasformandola in un vera occasione di amicizia, strumento per donare vita. Infatti lei portava in grembo un bimbo, per il quale ha scelto di non curarsi.

Il caso-limite di Chiara Corbella apre la strada a tante altre storie, tanti esempi di fragilità e debolezza che celano una ricchezza, e come scrive Andreoli “la ricchezza del singolo è l’altro da sé”. Non resta che citare anche Nicola Abbagnano, dicendo che “esistere è coesistere, perché l’uomo ha bisogno degli altri proprio per essere uomo.” È così che la fragilità diventa elemento di forza, una molla che richiede alla società di essere migliore.

Il valore di chiedere aiuto e conclusioni

Tornando alla riflessione sulla società di oggi, è molto frequente tra i giovani disprezzare il “chiedere aiuto”. È spesso considerato come una forma di inferiorità e occasione di decrescita. Ammettere di aver bisogno di supporto diventa sempre più difficile, poiché non si accetta la propria impotenza rispetto ad alcuni aspetti della vita. Io credo che chiedere aiuto sia un’alta forma di maturità, di consapevolezza delle proprie debolezze, ove la fragilità si trasforma, ancora in una volta, in occasione di arricchimento.

È certamente importante non lasciarsi influenzare e pensare sempre con la propria testa, ma accettare di non poter fare tutto da solo, lo è altrettanto. La fragilità, insomma, va compresa e accolta, perchè è trasfigurante. Lo insegna Giacomo Mazzariol, che scoprendo e comprendendo la malattia del fratello down, ha capito di avere al proprio fianco la persona più preziosa del mondo.

 

 

 

 

 

 

 

* Vittorino Andreoli, L’uomo di vetro, la forza della fragilità, Rizzoli 2008

Pubblicato da ilblogdiunrabarbaro

Anna, 23 anni, amore per la vita e per Chi l'ha creata, passione instancabile per la musica. Meravigliata come stile di vita e curiosa di scoprire nuove cose, mi appassiono della vita e della bellezza, sono un'aspirante santa. Con il corno sulle spalle cammino per le strade del mondo...

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