L’Amore che fa vivere

Amare qualcuno? È una perdita di tempo.
Studiare, suonare? È una perdita di tempo.
Prendersi cura di sé, fare le cose che ci piacciono, ascoltare una canzone, fare sport? È una perdita di tempo.
Andare a Messa, in Chiesa, all’Oratorio, alla Gifra e tutte le altre cose? È una perdita di tempo.
Ascoltare? Lasciarsi ascoltare? Pregare? La risposta penso che la conosciate già.
E ridere a crepapelle con un’amica? E guardare la neve che scende? (Guardare risposta precedente)
Non è uno scherzo. Spesso concepiamo il “perdere tempo” come qualcosa di assolutamente negativo, un po’ perché non possiamo accettare di perdere qualcosa (siamo i padroni dell’universo e tutto deve essere sotto controllo), un po’ perché siamo sempre precisissimi nell’incastrare tutti gli impegni, dove anche il tempo libero è segnato in agenda (cosa che non critico, ma che deve far riflettere).
Comunque sia, in pratica, le cose più belle, quelle che richiedono più cura, ci fanno perdere tempo.

Direi che l’amore, come fatto generale, fa perdere tempo. Questa è la mia tesi.
Faccio un esempio: andare a Messa la Domenica – non ne parliamo andarci tutti i giorni – è davvero una perdita di tempo sostanziale! Un’ora, mezz’ora, quaranta minuti di tempo perso. Ma perso per Chi? Per Uno che ci ama.
Oppure vedersi con gli amici, anche lì perdiamo tempo: gli amici occupano serate intere, pomeriggi, mattinate, giornate o anche solo per un caffè, il fatto è che per gli amici c’è bisogno di perdere tempo.
Per studiare e vivere di musica non ne parliamo! È una perdita di tempo costante, perché davvero ci vuole attenzione e cura per ogni minimo dettaglio, per ogni nota, ogni frase, ogni intenzione. Ci vuole tempo: studiare le scale, poi gli armonici, provare tutte le combinazioni possibili, poi studiare gli esercizi, poi il repertorio dei concerti, poi i passi, poi le parti d’orchestra, poi la musica d’insieme, da camera, poi vai dormire perché si è fatta notte. Un concerto, poi, è possessivo nell’occuparti materialmente, ma soprattutto nella mente. Ecco perché ci vuole amore.
Anche giocare a calcio fa perdere tempo (qualcuno che conosco qui direbbe che “me l’aveva detto”), perché bisogna allenarsi, ancor prima riscaldare tutto il corpo altrimenti ci si fa male, poi creare un gruppo, poi giocare, poi ascoltare il mister, poi andare nello spogliatoio, farsi la doccia, tornare a casa…

Per amare qualcuno o qualcosa, in pratica, bisogna essere disposti a perdere tempo.

Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, perché è la dimensione che dà modo a tutto il resto di esistere. Penso che questo sia chiaro ed evidente a tutti.
Prima ho scritto qualche ragione per la quale concepiamo il perdere tempo negativamente, ma ora vorrei spiegare perché secondo me alcune perdite di tempo non sono vere perdite (per fare un esempio non mi riferisco al perdere tempo su Facebook o Instagram, ovvio).
Perdere vuol dire “restare privo di qualche cosa già posseduta senza speranza di ritrovarla”. Penso, infatti, che nessuno ci ridà indietro l’attimo di un sorriso, il tempo di una lacrima scesa, delle ore di studio, dell’ora della Messa, delle giornate con la Gifra, del tempo di un caffè con amici, delle chiacchiere tra fratelli, di una telefonata fatta solo di risate, del tempo dei racconti dei nonni che spesso ascoltiamo per la centesima volta, ad esempio.

Eppure, anche se nulla ci verrà restituito, in realtà è tempo trasformato. Tutto il tempo che noi abbiamo detto, perdiamo per amore, si è automaticamente trasformato nell’amore stesso, in cura, attenzione (in fondo amore e attenzione sono la stessa cosa). Ecco perché in realtà non perdiamo veramente.
Perché l’Amore, quello vero, ti priva certamente di qualcosa, ma intanto ti sta donando la VITA.

 

 

Pubblicato da ilblogdiunrabarbaro

Anna, 23 anni, amore per la vita e per Chi l'ha creata, passione instancabile per la musica. Meravigliata come stile di vita e curiosa di scoprire nuove cose, mi appassiono della vita e della bellezza, sono un'aspirante santa. Con il corno sulle spalle cammino per le strade del mondo...

2 Risposte a “L’Amore che fa vivere”

  1. Nella canzone “Il Dio delle piccole cose”, di Fabi Silvestri Gazzè, il testo dice che il “Dio delle piccole cose aspetta la fine del cammino con un sacco sgualcito dal tempo ed un piccolo inchino. Chissà se ci ridà indietro le vite che abbiamo in sospeso: io credo sia questo l’inferno e il paradiso.”

  2. Io ho perso tempo con te… e so che non torneranno più gli attimi spesi… Perché?
    Perché si sono trasformati in Bellezza, la tua vita.. Grazie, my beautiful daughter.!

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