Ciao Andrea!
Ciao!
Cos’è Houseplus? Dov’è nata l’idea?
Houseplus è la piattaforma che semplifica la compravendita immobiliare. Grazie al suo algoritmo con intelligenza artificiale, essa è in grado di prevedere in quanto tempo potrà essere venduto un immobile.
La nostra storia parte da lontano, circa 30 anni fa, quando mia madre aprì una delle prime agenzie immobiliari a Campobasso. Dopo 15 anni dall’apertura, prima solo mia sorella e poi anche io, abbiamo preso le redini dell’agenzia e l’abbiamo portata ad ottimi risultati, riuscendo a fare mediazioni anche fuori dei confini molisani. Poi, forti delle esperienze che in prima persona abbiamo affrontato anche nel mercato del Real Estate, di cui conosciamo bene i pro e i contro, abbiamo dato vita ad Houseplus.
Perché è nata l’esigenza di affidare il lavoro, in un certo senso, anche a un’intelligenza artificiale?
Abbiamo capito che ora è il momento giusto per fare open innovation in un mercato ancora non tanto digitalizzato, come quello dell’immobiliare, visto che il futuro dell’economia mondiale di tutti i settori passa ormai attraverso l’intelligenza artificiale. Noi cerchiamo di aiutare le agenzie a sopravvivere in un mondo che cercherà di sottometterle e/o di sovrastarle (basti pensare alle piattaforme che fanno compravendita tra privati oppure alle agenzie immobiliari on line low coast).
Quindi Houseplus si propone anche come supporto alle agenzie già esistenti?
Noi principalmente aiutiamo le agenzie immobiliari esistenti, facendo loro utilizzare intelligenze artificiali molto costose ad un prezzo molto ridotto.
Questo è molto bello! Avete un motto aziendale?
Non abbiamo un vero e proprio motto, però la nostra vision è quella di cambiare le regole del gioco del Real Estate Management Europeo, per porre l’uomo al centro della compravendita. L’agenzia immobiliare rimane per noi l’elemento imprescindibile quando si vuole vendere o acquistare casa.
L’uomo al centro?! Ottimo direi.
Sì, assolutamente. Immobiliare vuol dire storia, ricordi, passioni, sensazioni: per forza ci dev’essere l’uomo al centro.
La società odierna sembra essere indirizzata verso un uomo a servizio della tecnologia, mentre forse è tutto il contrario?!
Vero! Hai ragione quando dici che la società odierna pensa all’uomo come a un servizio. C’è bisogno di riportare appunto l’uomo al centro, ma chiaramente con le tecnologie adeguate.
Houseplus a settembre 2019, entrando tra le top 100 startup italiane nella maratona più importante d’Italia Digithon a Milano, ha ottenuto un primo significativo riconoscimento. Che impatto avete avuto lì? Avete ritrovato linee simili nel lavoro?
La nostra Mission è stata capita e accettata. L’idea comune è quella che il futuro delle startup e dell’innovazione debba essere quello della sostenibilità: innovazione tecnologica che guarda alla sostenibilità delle cose, dei processi e dei settori, chiamata in gergo innovability.
L’ambiente di lavoro è molto giovanile?
Houseplus è stato scelto dal più grande pre-acceleratore d’Italia, The Startup training. Il CEO ha 27 anni e i nostri mentor non superano i quaranta anni. Quindi sì, si può dire che è molto giovanile.
Permettimi questa domanda tecnica: cos’è il “pre-acceleratore”?
È un incubatore d’impresa rivolto solo alle startup innovative più promettenti, che prevede un percorso di alcuni mesi in cui s’impara a diventare leader e ad entrare al meglio nel mercato tecnologico di riferimento. Dopo cinque mesi si tiene un Investor Day, in cui noi startupper possiamo presentare la nostra azienda ai più grandi investitori italiani e non solo.
Che tipo di opportunità vi è stata data dall’entrare in questo programma?
La più grande opportunità che ci sia mai potuta capitare, grazie alla quale stiamo a contatto con i più influenti leader, manager e investitori d’Italia.
In questi stessi giorni stiamo facendo le varie call con gli investitori…
Wow! Siete lanciati nel mercato!
Sì, siamo sul mercato ma siamo alla ricerca di investitori e investimenti molto importanti.
Il Corona-virus ha condizionato in qualche modo i vostri contatti?
Il Corona-virus sicuramente ci ha condizionato, ma non ci ha bloccato, perché facciamo gli incontri con i vari investitori in Skype Call.
Dall’inizio della nostra chiacchierata stiamo parlando al plurale: c’è un team dietro Houseplus? Chi siete?
Certo, siamo una squadra! Il team è composto da me, Andrea, che sono il Founder e il CEO (amministratore delegato);
Valeria di Ielsi è la nostra COO (direttore operativo);
Tiziana Lembo la CIO (direttore informatico);
Luca Tartaglia è il CTO e AI SPECIALIST (direttore tecnico e specialista delle intelligenze artificiali);
Alessandro Mastropaolo è l’HR (gestione risorse umane) e ultima, ma non per ultima,
Alessandra di Vico che è la nostra Real Estate Specialist.
Che bel team! Siete intenzionati ad allargarlo in futuro?
Dobbiamo crescere di numero, perché entro il 2020 vogliamo replicare il nostro core business nelle città più importanti d’Italia (Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Torino e Palermo) e poi nel 2021 vogliamo una scale up in Europa, nel dettaglio in Francia, Spagna e Regno Unito. Perché queste nazioni? Perché sono le nazioni che hanno gli stessi processi di compravendita dell’Italia.
Bene! Quindi grandi cose?!
Il segreto è uscire dalla propria comfort zone.
…che a volte semplicemente ci “blocca”!
Sì, il più delle volte. Molte persone sono veri e propri talenti, ma a causa della non ricerca e dalla non voglia di uscire dalla propria zona di comfort, si vanno perdendo.
Quindi per essere nel Team Houseplus ci vuole prima di tutto coraggio?
Coraggio, voglia di imparare e di crescere continuamente.
Il vostro progetto è anche una forma di “riscatto” per il Molise? Che difficoltà avete incontrato fin’ora?
Si assolutamente noi siamo la prima startup molisana che sta ottenendo tutti questi risultati a livello innovativo.
Abbiamo incontrato tante difficoltà, soprattutto qui in Molise. Fare un lavoro di innovazione come il nostro non è mai semplice, e a volte causa molte perplessità.
Noi, comunque, siamo stati bravi ad essere intraprendenti anche nel guardare ad ampi orizzonti.
Ad Aprile 2019, per esempio, siamo andati on line con Houseplus. A giugno 2019 eravamo già rientrati nel top 100 in Italia come future startup innovative che esploderà tra qualche anno.
Tutto molto veloce, tutto molto bello, ma anche tutto molto difficile e allo stesso tempo affascinante.
Possiamo dire che i sassi (intesi come ostacoli) a volte fanno inciampare, ma altre sono un vero e proprio trampolino di lancio?
A me gli ostacoli danno forza! Un noto business manager dice che il vero imprenditore si riconosce quando sta cadendo.
Lì, ha la forza di costruire un aereo.
Grazie ad Andrea per averci raccontato di Houseplus, dei suoi progetti e per aver dato (magari) una speranza a tutti i giovani molisani e non. La grande lezione di oggi è che siamo noi i costruttori del nostro presente e futuro: dobbiamo avere solo il coraggio di crederci fino in fondo!
Un grande in bocca al lupo a tutto il team di Houseplus, che possano insieme realizzare sogni e progetti BELLI, GRANDI e RIVOLUZIONARI.
Andrea di Vico, 32 anni, da qualche giorno interior designer Campobassano, laureato allo IED di Milano ormai tanti fa. Appassionato nello scoprire cose nuove e studiarle. Maniacale nel lavoro (Houseplus), ha tanta voglia di fare, soprattutto cose che la gente se le ricorderà per tanto tempo. Innamorato dell’amore, ma soprattutto della sua metà…
“Non mi piacciono le ciambelle, ma sono stra-goloso di carne, amante del buon vino e della bella compagnia.”
