Da pochi giorni in Italia si è diffusa la leggenda viestana di Cristalda e Pizzomunno, grazie alla canzone che Max Gazzè ha presentato al Festival di Sanremo 2018.
La canzone racconta la leggenda dei due giovani innamorati e, con una melodia dolcissima, ci conduce nel segreto che ancora oggi, si pensa, lega i due giovani.
Il giovane pescatore Pizzomunno, per amore di Cristalda, rifiuta categoricamente ogni offerta ammaliante delle sirene che egli incontra in mare ogni giorno. Potremmo paragonare questa vicenda alla realtà: quante volte ci sentiamo attratti da qualcosa, che non è ciò che realmente amiamo?
Pizzomunno poteva diventare immortale, il re e l’amante delle sirene, avrebbe potuto vivere nello sfarzo e nel piacere infinito tempo, ma sarebbe stato felice senza Cristalda, la donna più preziosa per lui? Io penso di no.
Fare delle rinunce è indispensabile, a volte, per vivere felici; bisogna eliminare il superfluo e tutto ciò che non permette di vivere la pienezza, incatenandoci.
Una dolce sera d’estate, quando Cristalda e Pizzomunno erano sulla spiaggia, le sirene, fortemente gelose aggredirono la ragazza e la trascinarono nella profondità del mare.
Pizzomunno, squarciato da profondissimo dolore, venne trovato, il mattino seguente, pietrificato nel bianco scoglio che ancora oggi tutti possono ammirare recandosi sulla spiaggia di Vieste.
La leggenda vuole che ogni cento anni la bella Cristalda torni dagli abissi da Pizzomunno per rivivere insieme una notte il loro antico amore.
In una società frenetica come quella odierna, la leggenda dei due giovani amanti ci insegna la fedeltà e il valore dell’attesa, capace di rendere davvero immortali le nostre vite, intrise d’amore.
Potete leggere il racconto completo della leggenda su: Turismovieste.it
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