Martedì 22 novembre, è andata in onda il film “Io ci sono”, per raccontare le vicende di un “non amore”. Il film si è basato su una storia vera, la storia di Lucia Annibali che, nonostante la cattiveria e la pazzia del sue ex-fidanzato, Luca Varani, ha avuto la forza di andare avanti con coraggio.
Il film è stato inserito nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
E’ stato davvero toccante vedere come una donna, per colpa di un uomo, debba essere costretta a non vivere in pace.
Un viaggio nella violenza, nell’orrore, che provoca sdegno, rabbia, una sofferenza intensa che ci fa riflettere e comprendere.
Un film che fa capire che l’amore non può tollerare violenza, in nessuna forma, e che l’amore non deve e non può fare spazio all’odio.
Il coraggio di Lucia Annibali ci deve essere da esempio, perché ogni persona è preziosa, e lo è anche chi ha un viso rovinato dall’odio, anche chi si fa strumento di orrore.
Nessuna donna, e nessun uomo, devono sentirsi liberi di violentare anche psicologicamente l’altro. Il rispetto altrui deve essere alla base della società.
Penso anche colpa di queste libertà di cui si appropriano spesso solo gli uomini, è il bombardamento dei Massmedia pornografico. Il pornografico fa pensare agli uomini di potersi divertire a proprio piacimento, come se la propria donna fosse una bambola. Purtroppo sempre più film e fiction, in tv, ingannano le menti sull’amore. Dunque i Massmedia postano su di loro una parte di colpe della violenza sulle donne…peccato che continueranno a continuare pensando solo agli interessi economici.
Il film “Io ci sono” è uno dei pochi a essere realmente importante per la popolazione.
